In uno sperduto villaggio delle vallate bergamasche, una coppia di innamorati, Rosaura e Florindo, si sposano in gran segreto e danno alla luce una figlia, proprio negli stessi giorni in cui Arlecchino e Camilla festeggiano la nascita della loro primogenita. La trama si dipana tra fraintendimenti e scambi di infanti, si impenna sulle scenate di gelosia di Arlecchino. Il patetismo si fa strada nelle crisi di Camilla, accusata ingiustamente di tradimento dal marito e disperata per la sorte di una figlia che crede scomparsa.
Il gioco degli equivoci, tipico della Commedia dell’Arte, permette ancora una volta di portare sul palcoscenico quei conflitti universali che da sempre animano la vita degli esseri umani: la sete di potere, di denaro, le grandi passioni amorose ostacolate, il mostro verde della gelosia.
Uno spettacolo che, tra le pieghe della commedia, del divertimento, del gioco teatrale più puro, scanzonato e cantato, nasconde un briciolo di nera fuliggine, una brace di dramma pronta a divampare tra le sterpaglie della vita.